Quella che sto per raccontarvi oggi non è una biografia, una mostra o un evento ma semplicemente una pagina di vita, della mia vita, che da due anni a questa parte è completamente mutata. Nulla è stato più lo stesso dal febbraio 2014, mese in cui mia sorella è “andata via”. Ciò di cui voglio parlarvi, in questo breve testo, è del ricordo e della genesi del sorriso, un piccolo mutamento di espressione, che per una persona può essere inteso come un grande dono d’amore.
Qualche giorno fa stavo approfondendo la lettura di un’opera d’arte dal titolo Love realizzata da Alexander Milov per l’edizione 2015 del Burning Man festival. L’opera presenta due persone adulte accovacciate e poste di spalle, le quali non dialogano, non si guardano e tra loro non c’e nessun contatto emotivo. Ma se questo fa presagire segni di incomunicabilità e di lontananza, invece al loro interno qualcosa risplende, due sagome di fanciullini, come li avrebbe definiti Giovanni Pascoli. Come ha affermato lo stesso scultore: «Love rappresenta il conflitto tra un uomo e una donna» nella fase adulta ma «le due identità sono rappresentate da bambini trasparenti, che uniscono le mani attraverso le grate. Man mano che cala la notte, i bambini si illuminano. Questa luce è un simbolo di purezza e sincerità che unisce le persone e dona speranza nei momenti più bui».
Ieri questa scultura mi è tornata alla mente perché da tanto tempo non mi sentivo così leggera, ed è bastata una chiamata, una semplice chiamata per proiettarmi in uno stato di estasi e amore che sta facendo vibrare il mio cuore di emozioni intense e di magia pura.
Le parole, i ricordi e le sensazioni che ha pronunciato la dolce amica di mia sorella mi hanno dato il coraggio di risvegliare ciò che ogni tanto dimentico, di star bene e di ritrovare quella stessa grinta che aveva lei. Una grinta inarrestabile che veramente pochissime volte ho incontrato nella mia vita.
Riflettendo sulla telefonata, così a caldo, mi viene in mente uno scritto che tanto tempo fa trovai in un libro dalle pagine ingiallite, e questo diceva: “Hai mai notato la bellezza di un sorriso? Un volto che si illumina, due occhi che si addolciscono, una bocca che cambia perchè nasce un sorriso? Hai sentito la gioia che ti pervade quando riesci a crearne uno…?”
Sono rari i sorrisi fatti con il cuore, quelli che riescono a suscitare dentro di te una tale pienezza d’anima, tanto da regalarti lacrime di gioia, e io sono stata fortunata perché ieri mi è stato donato un sorriso con una semplicità unica e immensa, che non è possibile descrivere. Semplicemente è qui, dentro di me e mentre scrivo si rafforza e mi rafforza.
Mi fa riflettere sulla felicità e nulla può scalfire i ricordi passati, perché Lei c’e e non è solo in me, ma nelle persone che la ricordano con una tale intensità da farmi piangere dalla felicità, perché le frasi da me ascoltate sono state delle parole uniche, che mi hanno regalato una sensazione che raramente capita, forse solo quando si è piccoli, quando si è puri e pronti ad accogliere il bello che la vita ci dona.
Non sappiamo mai cosa ci potrà capitare un domani e allora io posso ritenermi fortunata perché mi è stato regalato un altro ricordo felice. Sto volando con la mente, con il cuore e con i pensieri, per cui non posso che dire semplicemente… grazie!
♥
2 Comments
Bello bello bello…semplice veloce, intriso di emozioni positive.
Leggerlo ti fa stare bene.
BRAVA! :*
Grazie Cri… sentimenti positivi generano belle parole… <3