Da piccola andare nell’ufficio di mia madre mi rendeva molto felice perché oltre a poter passare le mie ore con lei, sapevo che insieme a mia sorella avremmo potuto giocare per tutto il pomeriggio con i molti e coloratissimi materiali da cancelleria.
Abitualmente scrivevo parole e potenziali frasi in un alfabeto sconosciuto con la vecchia e pesante macchina da scrivere, spesso fotocopiavo le mie mani in diverse posizioni, ma prima di tutto timbravo mille fogli bianchi e mille cartellette.
C’erano quelli in legno e quelli in plastica, quelli disegnati e quelli con la data modificabile e c’era anche la mia personale collezione di timbri trovati nelle patatine, che mia mamma conservava accuratamente accanto a quelli più seri.
Nulla sopravvive al proprio candore se un bambino scopre i timbri, ed è proprio ai “timbratori” pazzi e convulsivi, ma anche a quelli più accurati e pazienti, che la Corraini Edizioni dedica due set di 30 timbri con lettere, numeri, segni grafici internazionali e ancora «caratteri egizi e lineari, graziati e scritti, lapidari e allegri, seri e sfrontati».
Non solo oggetti divertenti e funzionali ma vere e proprie opere di design nate dalla mente di due designer, Italo Lupi e Carin Goldberg.
Il primo set, dal titolo Italico, dall’omonimo font, è firmato da uno dei più importanti grafici italiani, Italo Lupi, il quale ha dedicato anima e corpo alle proprie passioni (architettura degli allestimenti, progetti di graphic design e di grafica editoriale), raggiungendo importanti traguardi personali e professionali, infatti in molti lo ricorderanno per essere stato lo storico art director di riviste come Domus e Abitare.
Il secondo set, dal titolo Monumentale, è ispirato alle tipografie presenti al Cimitero Monumentale di Milano ed è realizzato dall’artista Carin Goldberg, che dall’apertura del suo studio newyorchese di design nel 1982 ha avuto una straordinaria carriera, progettando copertine e grafica di centinaia di magazine e quotidiani del calibro del New Yorker, del New York Times e del Time.
Libertà creativa e divertimento sono le uniche regole da rispettare rigorosamente per poter creare opere e combinazioni uniche, che non solo ci porteranno alla scoperta del nuovo, ma che permetteranno di compiere un viaggio nella storia della scrittura e dei suoi font.
Articolo di Clpubblicato su FrizziFrizzi (13 gennaio 2015)
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