È il 24 aprile 1972 quando il fotografo Michael Putland, insieme alla giornalista Rosalind Russell, si reca nella residenza di David Bowie a Haddon Hall, per intervistare e fotografare il cantante per Disc magazine. Bowie li accoglie in casa sua e li fa accomodare ma chiede se prima dell’intervista può terminare la decorazione del soffitto della sua elegante casa in stile edoardiano.
Michael Putland, da attento fotografo, non si lascia sfuggire l’occasione e inizia a scattare qualche fotografia mentre il cantante è sulla scala, con un pennello in una mano, la sigaretta nell’altra e vestito con l’abito disegnato dall’amico e stilista Freddy Buretti, lo stesso che Bowie utilizzava nei suoi concerti e con il quale era stato ritratto dallo stesso Putland proprio qualche tempo prima nel concerto al Friars Aylesbury. L’unica differenza: gli stivaletti bianchi al posto di quelli rossi.
Bowie nelle fotografie è solare, sorridente, un magma incandescente di energia pronta ad esplodere, come effettivamente stava per accadere con la carismatica figura di Ziggy Stardust, venuta alla luce nell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, la cui registrazione era terminata qualche settimana prima.
David Bowie si era trasferito nella residenza di Haddon Hall nel settembre del 1969, insieme alla compagna di allora Mary Angela Barnett. Questo era un luogo incantevole e ricco di creatività, che in quel periodo diventò il suo studio di registrazione, casa e “factory”, dove abitavano anche collaboratori e amici. Bowie gioca con la sua immagine, come avrebbe fatto per tutta la sua vita, ed è sempre più sicuro del suo aspetto mutevole ed eclettico: già in The Man Who Sold the World del 1970 è ritratto con una lunga chioma bionda ondulata, vestito mandress di raso e stivali al ginocchio di pelle marrone, mentre nell’album Hunky Dory del 1971 Bowie ha lo sguardo rivolto al cielo e con le mani si accarezza i lunghi capelli biondi, un omaggio esplicito all’attrice Greta Garbo ritratta in questa posa dal fotografo Edward Steichen.
La mostra Bowie before Ziggy è un omaggio che ONO arte contemporanea e Michael Putland hanno deciso di dedicare a David Bowie, dopo le già riuscite mostre precedenti, in cui ogni volta si è indagato un aspetto diverso della carriera del cantante. Un’esposizione che regala allo spettatore un Bowie intimo e rilassato nella sua residenza, a cui si aggiungono degli scatti pre- e post-Ziggy Stardust e altri provenienti dallo Station to Station Tour, oltre al lavoro grafico di Terry Pastor, designer che realizzò la copertina di Ziggy Stardust e Hunky Dory.
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